Un progetto nato dalla collaborazione fra la Foundation of the Hellenic World e il
Dartmouth College. Si tratta di una sorta di museo virtuale sugli antichi giochi olimpici, che conserva
informazioni sulla storia dei Giochi, sulle diverse gare e gli atleti che vi partecipavano. Uno strumento di
ricerca consente di sapere chi vinse una particolare gara in ciascuna edizione dei Giochi. Inoltre è
possibile intraprendere un tour virtuale della sede di giochi ad Olimpia; il tour richiede i programmi
QuickTime 2.0 e QuickTime VR.
Il museo virtuale può essere visitato attraverso una mappa attiva oppure grazie ad un menu che presenta le seguenti opzioni:
Anecdotes
Ask the Experts
Contests
Definitions
History
Museum Shop
Panathenaic Vase Exhibit
The Site
Slide Show
Story of a Competitor
Victors
Other Hellenic World Sites
Project Credits
da qualche tempo per visitare questo museo virtuale è necessario registrarsi ed accettare formalmente le condizioni di copyright: la registrazione è peraltro gratuita.
Il sito, in danese e in inglese, di questo importante museo situato a Copenhagen consente di accedere a numerose informazioni sulla Glyptotek e sulle sue collezioni. La collezione di sculture antiche e moderne fu fondata dal famoso birraio e mecenate Carl Jacobsen alla fine del 1800 ed è tuttora sostenuta dalla fondazione Carlsberg, dallo stato danese e dalla municipalità di Copenhagen.
Gli antichisti troveranno particolarmente interessanti le informazioni sulle collezioni di arte antica, in cui naturalmente il rilievo maggiore è dato alla scultura, articolate nelle sezioni sull'Oriente antico, l'Egitto, la Grecia, l'Etruria, la Campania, la Magna Greca e la Sicilia, un'importante sezione su Palmira, di cui la Glyptotek possiede la più consistente collezioni al di fuori della Siria, Cipro e l'Impero Romano.
La sezione sulla Grecia conserva reperti che vanno dalle statuette bronzee dell'VIII sec. a.C. a rilievi sepolcrali e votivi marmorei di età arcaica e classica, vi sono inoltre reperti ceramici e copie romane di originali greci, mentre la sezione sulla Magna Grecia è particolarmente ricca di vasi e terracotte figurate. La sezione etrusca conserva monumenti funerari e terracotte architettoniche, nonché sarcofagi e urne cinerarie.
Per quanto riguarda l'età romana il museo può vantare un ricco panorama di ritrattistica romana che copre il periodo dal I sec. a.C. al V sec. d.C.
Nel sito del museo si può compiere una visita virtuale dello splendido edificio neoclassico, accedere ad informazioni di tipo logistico, al catalogo delle pubblicazioni del museo, o ad una lista di links ad altre risorse in Rete riguardanti l'arte e l'archeologia antiche.
Per informazioni sulle pagine web contattare Claus Grønne all'indirizzo e-mail: cg@glyptoteket.dk.
Immagini, corredate da brevi didascalie, di alcuni dei pezzi più rilevanti delle collezioni del museo. I materiali sono suddivisi in sezioni concernenti gli aspetti religiosi, la ceramica, i manoscritti, i manufatti tessili, le icone e i lavori in legno.
Una dettagliata illustrazione del nuovo museo in cui sono riuniti tutti i reperti archeologici ritrovati ritrovati nella città di Arles e nel suo territorio; ritroviamo paragrafi su:
La genèse du projet
Les multiples vocations d'un grand musée, illustrazione delle attività didattichhe, di conservazione e di restauro condotte dal museo.
Le cheminement muséographique, con le diverse sezioni che compongono gli spazi espositivi del museo.
Le fer de lance de l'économie culturelle arlésienne, l'impatto del nuovo museo sul turismo e l'economia di Arles.
Un sito di grande interesse: raccoglie un archivio con oltre 4.000 immagini organizzate per museo e per tipo di oggetti raffigurati. Le immagini sono di grande qualità. La Home Page presenta le opzioni:
Musée de Normandie - Caen
Les conservateurs des Musées de Basse-Normandie
Le projet de banque de données des collections publiques
Nel sito WWW dedicato a Lione e alla sua regione troviamo questa pagina sull'importante museo lionese, con informazioni di carattere pratico, una breve descrizione delle collezioni e una bellissima immagine di un mosaico conservato nel museo (il caricamento di questa fotografia può richiedere un notevole lasso di tempo: si tratta di ben 224 K).
Una presentazione delle diverse sezioni che compongono questo interessante museo, dedicato all'evoluzione della vita umana nel territorio dell'odierna Francia dalla Preistoria fino all'Alto Medioevo. Interesseranno gli antichisti particolarmente le sezioni su:
La Gaule celtique, con l'immagine di una moneta raffigurante Vercingetorige.
La Gaule romaine, con l'immagine di vetri romani.
La Salle d'Archéologie comparée, nella quale sono raccolti reperti archeologici provenienti da tutto il mondo, con l'intento di comparare lo sviluppo culturale delle diverse civiltà umane. La descrizione della sezione è accompagnata da un'immagine di una statua egizia.
La pagina consente inoltre di accedere alle consuete informazioni di carattere pratico e a descrizioni del Centro di Documentazione e della Biblioteca annessi al Museo.
In questa pagina generale sui musei di Strasburgo di un certo interesse per gli antichisti la scheda dedicata al Musée Archéologique della città alsaziana, dedicato alla storia della regione dal Paleolitico all'800 d.C.: oltre ad una breve descrizione vi troviamo l'immagine di un busto di Bacco, del I sec. d.C.
Informazioni e qualche immagine (anche in formato IPix, che richiede uno speciale plug in per la visualizzazione) sul piccolo museo archeologico di Viuz, in cui sono raccolti i reperti della stazione di sosta di Casuaria, nella Savoia. Al museo è collegata un'associazione di storia ed archeologia, chiamata Les Amis de Viuz Faverges.
Si tratta della sezione dedicata all'archeologia della Virtual Library sui musei con pagine Internet nello spazio linguistico tedesco, comprendente dunque non solo la Germania, ma anche l'Austria e la Svizzera tedesca.
La guida è suddivisa in diverse sezioni, di cui solo la prima era in funzione nel momento in cui complilavo questa scheda, nel gennaio 2000:
Umfassende Sammlungen (Musei con grandi collezioni archeologiche)
Fundstellenbezogene Themen-Museen (Musei tematici e antiquaria)
Bodendenkmäler und Außenanlagen (Monumenti e musei all'aperto)
Klassische Antike und Abgußsammlungen (Musei di archeologia classica e gipsoteche)
Außereuropäische und sonstige Sammlungen (Musei di archeologia extraeuropea e collezioni particolari)
È fin da ora possibile consultare la banca dati completa effettuando una ricerca per parole chiave.
La curatrice di questa utile risorsa è Gabriele Kastl.
La pagina elettronica del museo del limes di Aalen, oltre a fornire informazioni ed immagini sugli oggetti conservati nelle collezioni, presenta anche notizie sulla presenza romana nella regione tedesca del Baden-Württemberg e sulla storia dei confini fortificati nel mondo romano. Il sito elettronico è strutturato nelle sezioni:
Verzeichnis der Schriften des Limesmuseums Aalen, in cui vengono illustrate le pubblicazioni relative al museo e alla presenza romana nella regione.
Die Reiter der Ala II Flavia, in cui viene proposta la ricostruzione dell'equipaggiamento di un soldato dell'ala II Flavia milliaria Pia Fidelis, il reparto di stanza nei castra di Aalen in età imperiale.
Einzelne Ausstellungsobjekte des Museums, la sezione propriamente dedicata al museo, con belle immagini dei reperti conservati e dei resti archeologici dei castra di Aalen
Zinnfiguren-Dioramen, con le immagini di alcuni modellini che aiutano a comprendere come si doveva presentare l'accampamento romano di Aalen in età antica.
Direttamente dalla Home Page sono inoltre visibili i resti della porta principalis sinistra, una ricostruzione dell'epigrafe che ricordava la fondazione di una postazione militare ad Aalen, infine una pianta dell'accampamento.
Brevi descrizioni ed orari d'apertura dei musei e delle raccolte scientifiche della città di Bonn. Interessa gli antichisti la scheda sull'Akademisches Kunstmuseum, che conserva tra l'altro una ricca collezione di antiche terracotte.
Il nuovo sito web dell'Alamannenmuseum illustra brevemente il museo di Ellwangen, in cui, sulla base di materiale archeologico proveniente da tutta la Germania meridionale, si offre una panoramica degli insediamenti e della cultura matetriale degli alamanni dal III all'VIII sec. d.C.
Il nucleo centrale del museo è costituito dai ritrovamenti della località di Lauchheim, nei pressi di Ellwangen: qui, a partire dal 1986, è stata ritrovata la più grande necropoli alamanna del Baden-Württenberg. La descrizione è accompagnata da qualche immagine dei reperti più significativi, dalle consuete informazioni di carattere pratico e da una breve lista di links correlati.
Le pagine WWW dell'Antikensammlung di Erlangen si distinguono per la ricchezza delle immagini che sono state messe a disposizione on line e per la precisione delle didascalie che le accompagnano: senza dubbio uno dei migliori musei virtuali in Internet.
Dalla Home Page del museo possiamo pervenire a:
Die Geschichte der Antikensammlung, in cui viene illustrata la storia della formazione delle collezioni di Erlangen
Veranstaltungen, Austellungen und Projekte, sezione nella quale ritroviamo le versioni virtuali di tre interessanti mostre:
Wasser Im Wein, una mostra sulla civiltà del bere nell'antichità.
Rede von unten herauf
Das Klassische Profil
Die einzelnen Bereiche der Antikensammlung, una visita alle collezioni dell'Antikensammlung, articolata in tre sezioni:
Die Original-Sammlung, il percorso principale nelle collezioni del museo di Erlangen, con connessioni alle pagine dedicate alla statuaria, alle terrecotte, ai vasi e vetri.
Die Gipsabguss-Sammlung, visita della Gipsoteca, in corso di allestimento.
Die Photo-Sammlung, una collezione di fotografie che può essere visitata solo attraverso Internet. Le immagini sono divise nelle sezioni Plastica, Plastica Architettonica, Ornamenti Architetturali, Rilievi, Topografia, Epigrafia, Musei, Sopravvivenza e Ricezione dell'Arte Antica.
Eventuali osservazioni sul sito WWW dell'Antikensammlung vanno inviate a M. Boss.
Nella piccola località di Stein, non lontano da Tübingen, vennero scoperti in modo fortuito nel 1973 i resti di una villa rustica romana, la cui vita si sviluppò tra il I e il III sec. d.C. Gli interventi delle autorità preposte alla protezione dei beni archeologici non si sono limitati ad indagare i resti monumentali ancora visibili, ma hanno anche puntato alla conservazione e al recupero della villa, per assicurarne una facile leggibilità anche a chi non è archeologo di professione. È nato così il Roman-Open Air Museum Hechingen-Stein, nel cui sito Internet potremo trovare innanzitutto un breve resoconto sulle circostanze del ritrovamento e una descrizione generale del sito: carte geografiche consentono di localizzare il sito di Stein nelle province romane della Germania, mentre una dettagliata mappa topografica aiuta a comprendere la complessa struttura della villa rustica; una seconda pagina è dedicata al progetto di ricostruzione di una parte dell'abitazione e al piccolo museo che è stato ricavato nelle stanze ricostruite: troveremo qui immagini di alcuni dei reperti archeologici ritrovati nella villa di Stein. La sezione successiva è costituita da un tour virtuale della villa: ogni tappa della visita presenta un'immagine significativa, che può essere ingrandita, e che è accompagnata da una breve didascalia; l'area che si sta osservando viene poi evidenziata in una mappa generale della visita. La sezione News informa sulle ultime campagne di scavo condotte nella villa di Stein; è presente anche una pagina informativa con le indicazioni necessarie per raggiungere la località di Stein e le notizie sugli orari di apertura del sito archeologico.
Nella pagina elettronica relativa al Museo dell'Acropoli si potrà trovare una breve presentazione delle collezioni, gli orari di apertura e il prezzo dei biglietti, ma soprattutto belle immagini di alcuni dei capolavori del museo, tra i quali il Moscoforo, la Kore dal peplo, la Kore dagli occhi a mandorla, un rilievo dal primitivo tempio di Atena dell'età dei Pisistratidi, rappresentante la dea che lotta contro un Gigante, il Kouros dello scultore Kritios, una parte del fregio del Partenone rappresentante Poseidone, Apollo, Artemide, Afrodite ed Eros, una metopa del Partenone con una raffigurazione della Gigantomachia, le celeberrime Cariatidi ed infine un rilievo dal parapetto del tempio di Atena Nike.
Ricchissimo sito in cui, oltre alle informazioni sul Museo, è possibile accedere a visite virtuali ad alcune delle gallerie e delle sale realizzate attraverso filmati Quick Time. Nella sezione dedicata alle collezioni vi sono testi ed immagini che illustrano il patrimonio del museo e gli oggetti più significativi; altre pagine danno conto degli importanti archivi fotografici e delle mostre temporanee, di cui si può esaminare l'archivio storico. Molto sviluppata la sezione dei programmi educativi per bambini ed adulti; una pagina è dedicata al catalogo delle pubblicazioni del museo.
La Home Page di Hellas è nata nel settembre 1994 allo scopo di diffondere notizie sulla Hellas List, un gruppo di discussione dedicato alla Grecia. La pagina WWW tuttavia si è trasformata gradualmente in un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono reperire informazioni sulla Grecia in Internet; mi pare avere un'utilità maggiore per coloro che sono interessati alla vita greca contemporanea piuttosto che per i culturi delle antichità classiche, che tuttavia possono trovarvi qualcosa di interessante, come per esempio:
Museums and archaeological sites
Per commenti e suggerimenti ci si può collegare con un'apposita pagina dei messaggi.
Il Museo Archeologico di Salonicco raccoglie una ricchissima documentazione archeologica proveniente da tutta la Grecia settentrionale. Ospita il sito WWW 'Alexander' del Ministero Greco della Cultura che consente una visita virtuale a tutti i maggiori musei e monumenti della Macedonia e della Tracia, tra cui gli scavi di Derveni, Potidea, Vergina, Olinto, su cui si veda l'apposita scheda nel capitolo 'Archeologia e Immagini'.
Per quanto riguarda il museo stesso la visita alle stanze che conservano resti archeologici della regione e della città di Salonicco, è preceduta da una breve storia del museo.
Tra i materiali più noti vi sono quelli da Derveni, le tombe macedoni di Vergina e dalla necropoli di Sindos
Le belle immagini degli oggetti sono accompagnate da brevi didascalie. Il museo è inoltre sede di esposizioni temporanee. L'indirizzo di posta elettronica del museo è istepka@culture.gr.
Una piccola collezione di oggetti dell'arte classica, in connessione con la Home Page del Department of Classics della Otago University, in Nuova Zelanda.
L'Allard Pierson Museum nacque dalla donazione all'Università di Amsterdam della collezione privata di antichità greche e romane dell'omonimo professore di Aesthetics, Art History and Modern Languages e fu arricchito da acquisti e donazioni successive anche grazie alla Allard Pierson Foundation finanziata dagli eredi dell'archeologo e successivamente dall'Università di Amsterdam.
Il museo possiede dunque sia collezioni greco-romane sia orientali, egittologiche, cipriote e dell'Mediterraneo orientale, una collezione di negativi fotografici scattati tra il 1880 e il 1912 in Grecia, Egitto, Italia e in particolare nel foro romano.
Dalla pagina web si può accedere ad informazioni sugli orari di apertura, le modalità di accesso e le esposizioni temporanee, a schede sulla storia del museo, la biblioteca, le attività di ricerca. Il sito presenta una sezione specifica sulle collezioni, in cui, attraverso dei testi introduttivi, si possono ammirare immagini di ottima qualità di alcuni degli oggetti più significativi conservati nel museo.
Una breve descrizione on line delle collezione e delle ricerche condotte da questa istituzione culturale, una delle principali della Polonia per quanto concerne lo studio del passato.
L'Hunterian Museum, il più antico museo pubblico della Scozia, ha ora una pagina WWW che consente di intraprendere una visita virtuale delle sue collezioni, e, fatto di particolare interesse per gli studiosi di antichità classiche, permette di visitare la mostra The Romans in Scotland, incentrata sulla presenza romana nella regione nei primi due secoli della nostra era, sul vallo di Antonino e sulla vita dei soldati in questa zona di frontiera. Altre mostre sull'antico Egitto e sulla Grecia sono in via di allestimento.
Il sito Web del British Museum di Londra articolato in 5 sezioni principali:
What's on, che contiene informazioni su una nuova sezione dedicata alla numismatica, dalle origini ai giorni nostri, il calendario delle mostre che si terranno nei prossimi mesi presso il British Museum, il calendario delle conferenze e delle visite guidate, le notizie sulle imminenti aperture di nuove gallerie del museo.
Collections, vi vengono illustrati alcuni dei capolavori conservati al British Museum; gli antichisti consulteranno con particolare interesse le sezioni dedicate alla stele di Rosetta, ai marmi del Partenone, al vaso Portland, al ritrovamento di un tesoro in aurei nell'Oxfordshire. Purtroppo le immagini di questa pagina sono spesso piuttosto scadenti ed i testi risultano troppo brevi e generici per essere di una qualche utilità scientifica o didattica.
News
Education
Information
Nella Home Page troviamo inoltre indirizzo e numeri telefonici ed una mappa del centro di Londra con la localizzazione del museo.
Dalla Home Page inoltre un link conduce alla pagina dedicata alla mostra Ancient Faces: Mummy Portrait from Ancient Egypt, che si sta tenendo presso il British Museum (chiusura: 20 luglio);: vi troviamo informazioni utili per chi volesse visitare la mostra e un breve testo illustrativo della stessa, con due immagini on line di ritratti dall'Egitto greco-romano.
Il Museo di Manchester conserva tra le numerose collezioni che spaziano dalla Antropologia, alla Geologia, all'Etnologia, anche Dipartimenti di Archeologia, Egittologia e Numismatica. Mentre le sezioni di Egittologia e di Archeologia orientale risalgono agli scavi condotti da Sir Flinders Petrie e dai suoi successori in Palestina, Giordania, Siria e naturalmente in Egitto, i reperti di età greco-romana provenienti da Italia, Grecia e in generale dal Mediterraneo sono per lo più frutto di acquisti, tranne alcuni reperti provenienti da scavi in Gran Bretagna. Tra questi sono da segnalare due pezzi, di cui vi è un'ottima immagine nel sito web: una catena per sei schiavi, trovata a Bigbury (Kent), probabilmente il sito della prima vittoria di Cesare sui Britanni nel 55 a.C. ed un coccio di anfora romana trovato a Manchester nel 1978 databile come terminus ante quem al ca. 185 d.C., iscritta con un quadrato magico, che è probabilmente la prima attestazione del Cristianesimo in Gran Bretagna.
I reperti di età classica si possono visitare nella 'Mediterranean gallery', una galleria virtuale che riproduce una nuova sezione espositiva del museo in cui sono in mostra nuove acquisizioni del museo insieme a oggetti prima conservati in magazzino.
La sezione numismatica contiene una collezione di monete antiche con circa 15.500 pezzi di cui 3.000 greci per lo più in argento e rame, 700 monete romane repubblicane, 8.500
di età imperiale e 1.500 bizantine. Da segnalare una collezione di 1.500 monete provenienti da Alessandria romana. Nelle pagine web si traccia una storia puntuale della formazione delle collezioni.
L'Ashmolean Museum, fondato nel 1683, viene considerato il più antico museo pubblico della Gran Bretagna: oggi costituisce uno delle quattro istituzioni museali connesse con il celebre ateneo oxoniense, dove si conservano le collezioni archeologiche e storiche dell'Università.
Questo documento WWW fornisce informazioni di carattere pratico sull'Ashmolean, notizie sulle mostre temporanee che si sono tenute o si terranno, immagini di una selezione di oggetti delle collezioni, infine una breve storia del museo.
Per commenti inviare un messaggio e-mail all'indirizzo Jonathan.Moffett@ashmus.ox.ac.uk.
Un documento di informazioni, accompagnato da qualche immagine esemplificativa del Beazley Archive: l'archivio trova origine nella collezione di fotografie, note, disegni e saggi relativa alla ceramica greca di Sir John Beazley, acquisita dall'Università nel 1970. Fin dal 1979 è stata intrapresa la creazione di un database della ceramica attica decorata dal VII al IV sec. a.C., che ora contiene oltre 53.000 schede, con ben 10.000 immagini.
La pagina WWW del Museo di Antichità di Newcastle ha per il momento il suo pezzo forte nella versione elettronica della mostra Flints and Stones: Real Life in Prehistory, che interessa solo marginalmente gli studiosi di antichità classiche. Tuttavia fin da ora sono a disposizione via Internet informazioni di carattere pratico su questa collezione, che, con i reperti provenienti dalla zona del vallum Hadriani e dal tempio di Mitra di Carrawburgh, è senza dubbio una delle più importanti della Gran Bretagna per l'archeologia delle province romane. L'indirizzo e-mail del museo è m.o.antiquities@newcastle.ac.uk.
L'Ure Museum of Greek Archaeology dell'Università di Reading possiede una ricca collezione di ceramica greca, ma aconserva anche materiali di età preistorica e manufatti relativi alle civiltà egizia, etrusca e romana.
Il nuovo sito web comprende un semplice percorso didattico su diversi aspetti della civiltà greca, dall'alimentazione all'abbigliamento, dalla vita dei bambini agli strumenti musicali, dall'arte della guerra alla cura del corpo. Il sito è completato da una pagina sulla storia del museo e da una rapida descrizione delle collezioni, con alcune immagini degli oggetti più siginificativi.
La pagina web dell'Ure Museum è curata da J.-G. Bodard, al quale si possono inviare eventuale commenti e correzioni.
Il museo provinciale di Alicante presenta le proprie collezioni che illustrano le civiltà succedutesi nella provincia dalla Preistoria all'Islamizzazione.
Nel sito web vi sono inoltre notizie sulla Biblioteca, che possiede più di 7000 volumi monografici e 3000 volumi di periodici, l'elenco delle pubblicazioni del museo, disponibili anche per scambi scientifici, i programmi di ricerca scientifica e di formazione nei siti di Cova d'En Pardo, La Serreta, Tossal de Manises, Iglesia de Santa María e le iniziative di divulgazione.
L'indirizzo e- mail del museo è: museoarqu@dip-alicante.es.
Il sito del Museo Archeologico Municipale di Cartagena presenta le seguenti sezioni:
El Museo: una pianta dell'edificio, con la disposizione delle singole collezioni.
La Prehistoria y la Cultura Ibérica.
La fundación de la ciudad: la punica Qart Hadash e la romana Carthago Nova.
La romanización.
Las series temáticas.
La necrópolis.
Le singole pagine sopra elencate riportano brevi testi, che illustrano rapidamente il contenuto delle diverse sezioni del museo, e anche qualche immagine dei reperti ivi conservati.
Il sito è completato da una pagina di informazioni.
Il sito Internet del museo archeologico di Lorca si articola in quattro sezioni:
El Edificio, illustra brevemente il bel palazzo che ospita le collezioni.
El Museo, sezione di grande interesse e assai ricca, non tanto per la visita virtuale (che richiede Quick Time Player e che non assicura una visione ottimale dei reperti), quanto per le buone fotografie digitali riportate sala per sala e vetrina per vetrina. Buona parte delle collezioni riguardono le culture preistoriche e protostoriche della regione di Lorca; in particolare all'età romana è dedicata la sala VII. In questa sezione vengono anche illustrate le mostre temporanee tenute presso il museo (nel momento in cui compilavo questa scheda, nel settembre del 2002, si trattava di una mostra sulla religiosità a Lorca in età medievale).
Actividades, con le iniziative intraprese dal museo: scavi archeologici, le mostre organizzate a partire dagli anni '90, conferenze, corsi di studio, visite guidate. Di particolare interesse la sottosezione Yacimientos, con brevi illustrazioni di alcuni siti archeologici della regione di Lorca: per l'età romana si segnala la villa di La Quintilla.
Información contiene una pianta del museo, notizie sulle pubblicazioni e le ultime iniziative intraprese dall'istituzione, indirizzi di contatto e infine una raccolta di links a siti Internet dedicati a musei di archeologia in Spagna, alla città di Lorca e in genere al mondo antico.
Il Kelsey Museum sta approntando pagine elettroniche che illustrano le sue collezioni: possiamo visitare le gallerie dedicate all'arte greco-romana e vicino-orientale, nonchè gli oggetti rinvenuti sul sito romano di Karanis. Si possono inoltre consultare carte geografiche del mondo antico ed un documento che elenca altre risorse elettroniche per l'archeologia del mondo classico, e infine sono disponibili informazioni di carattere pratico sul museo e sul personale che vi lavora.
La pagina Exhibitions consente di visitare alcune mostre virtuali: particolarmente interessanti per i nostri studi:
Portals to Eternity. The Necropolis of Terenouthis in Lower Egypt.
Wondrous Glass. Reflections on the World of Rome c. 50 B.C. - A.D. 650
Preserving Eternity. Modern Goals, Ancient Intentions: Egyptian Funerary Artifacts in the Kelsey Museum of Archaeology.
Breve introduzione, orari di apertura e qualche immagine on line dalle collezioni del Museo d'Arte dell'Università dell'Indiana. Al momento in cui ho visitato il sito si potevano caricare le immagini di una statuetta cicladica, di un'anfora a figure nere con la rappresentazione di Dioniso e infine di una kylix con la raffigurazione di Hermes.
Il Museo costituisce una sezione del Dipartimento di Archeologia, Folclore e Storia dell'Indiana University. Questa pagina WWW, curata da T.W. Kavanagh, ci offre informazioni sulle mostre attualmente in corso nel museo, sulle iniziative didattiche e sulla formazione delle collezioni, che contano a tutt'oggi oltre 30.000 oggetti e 10.000 fotografie.
Commenti e suggerimenti all'indirizzo e-mail mathers@ucs.indiana.edu.
Il Peabody Museum dell'Università di Harvard, fondato nel 1866, conserva reperti archeologici provenienti da tutto il mondo. La pagina WWW consente di accedere alle informazioni relative alle diverse collezioni, alle mostre temporanee on line, alle notizie relative agli appuntamenti culturali organizzati dal museo, infine alle informazioni di carattere pratico. Commenti sulla Home Page del Peabody Museum a Katherine Jones-Garmil o a Lee Ann Kalwat.
Il museo d'Arte dell'Università di Chicago è stato creato nel 1974 e raccoglie ora più di 7.000 oggetti. Attraverso la pagina WWW del museo possiamo:
sfogliare lo Smart Catalog, un database con 6.600 schede informative e 3.104 immagini (per il momento visibili solo per gli utenti dell'Università di Chicago);
intraprendere una visita virtuale al museo;
leggere le SmartNews, che forniscono informazioni su mostre temporanee, conferenze e recenti acquisizioni;
visitare le collezioni del museo;
consultare SmartInfo, che fornisce dettagliate informazioni sulla formazione del museo e sul personale che vi lavora.
Per ulteriori informazioni sulle pagine WWW dello Smart Museum scrivere all'indirizzo e-mail smart-museum@uchicago.edu.
Il Metropolitan Museum di New York possiede un articolato sito WWW. Proponamo qui una descrizione delle pagine più interessanti. Dalla Home Page si può accedere alle sezioni:
Membership, con le sottopagine:
Become a Member, sulle modalità per divenire membro del Metropolitan Museum e i vantaggi offerti dall'associazione.
Events for Members, calendario degli eventi che interessano l'associazione.
Corporate Entertaining: secondo una caratteristica dei musei statunitensi, esiste la possibilità di organizzare ricevimenti in alcune delle più prestigiose sale del museo; da questa pagina sono accesibili immagini dei diversi ambienti.
Travel, informazioni sui viaggi organizzati per i membri del Metropolitan Museum.
Calendar: tra le diverse sottopagine segnalo:
Exhibits & and Installations, con il calendario delle diverse mostre temporanee che si tengono nel museo, accompagnato da brevi descrizioni e da qualche immagine rappresentativa.
Programs, calendario delle proiezioni di audiovisivi, lezioni, conferenze e convegni organizzati dal museo.
Walking Tours, orari e oggetto delle visite guidate.
For Families, Students & Teachers, iniziative didattiche per studenti, docenti e famiglie in visita al Metropolitan.
Collections: le collezioni di arte greca e romana sono conservate al I e II piano del museo; vi possiamo accedere attraverso alcune mappe attive ma anche attraverso più comodi menu. Sorprendentemente le pagine WWW relative alle sezioni di arte classica dei due diversi piani sono del tutto identiche: comprendono una breve presentazione della collezione e le immagini, con descrizione, di un rilievo funerario da Paro rappresentante una fanciulla con colombe (450-440 a.C.), pitture parietali da Boscoreale (40-30 a.C.), il ritratto su cammeo di Augusto (età di Claudio). Da notare che puntando il mouese sulle immagini si accede alla versione in grande formato delle fotografie.
Info, che comprende fra l'altro:
The Met and the New Millenium, un articolo nel quale il direttore del Metropolitan, P. de Montebello, illustra sezione per sezione i progetti futuri del museo; da segnalare il progetto di una radicale risistemazione delle collezioni greco-romane.
General Information, indirizzi, orari di apertura ed altre informazioni di carattere pratico per l'accesso e la visita al museo.
News
Shop
Per eventuali commenti sulla pagina WWW del Metropolitan Museum contattare webmaster@metmuseum.org.
Il portale dei musei svizzeri (disponibile parzialmente, oltre che in tedesco, anche nelle versioni francese e italiana) conserva soprattutto un completo elenco delle numerose collezioni elvetiche che già possiedono una propria pagina in Internet; l'elenco è ordinato alfabeticamente, per località.
Interessante anche il link Museumführer, attraverso il quale si perviene ad un pagina della Associazione dei Musei Svizzeri in cui si conserva una versione on line della Guida ai Musei Svizzeri (giunta, nella sua versione a stampa, alla nona edizione). Il repertorio digitale può essere consultato per tipologia di museo o per ordine geografico; un modulo consente ricerche combinate su questi diversi criteri.
Dalla Home Page sono inoltre raggiungibili i siti Internet di altri progetti correlati alla museografia elvetica.
Breve presentazione degli oggetti conservati nel museo archeologico della cittadina svizzera. Immagini di una statuetta, replica della Venere di Cnido, di un testa di toro con tre corna e di altri bronzi ritrovati nel 1883 nel corso degli scavi della città romana di Octodurus.
Si può pervenire a questa pagina anche dall'indirizzo http://lshp2.fastnet.ch/SUISROM/GIANADDA/romain.html.